Nuova Riveduta:

2Re 24:16

tutti i guerrieri, in numero di settemila, i falegnami e i fabbri, in numero di mille, tutta gente valorosa e adatta alla guerra. Il re di Babilonia li deportò a Babilonia.

C.E.I.:

2Re 24:16

Tutti gli uomini di valore, in numero di settemila, i falegnami e i fabbri, in numero di mille, e tutti i guerrieri più prodi furono condotti in esilio a Babilonia dal re di Babilonia.

Nuova Diodati:

2Re 24:16

tutti gli uomini di valore in numero di settemila, gli artigiani e i fabbri, in numero di mille, tutti uomini valorosi e idonei alla guerra. Il re di Babilonia li deportò in Babilonia.

Riveduta 2020:

2Re 24:16

i notabili del paese, tutti i guerrieri, in numero di settemila, i falegnami e i fabbri, in numero di mille, tutta gente valorosa e adatta alla guerra. Il re di Babilonia li condusse in esilio a Babilonia.

La Parola è Vita:

2Re 24:16

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La Parola è Vita
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Riveduta:

2Re 24:16

i magnati del paese, tutti i guerrieri, in numero di settemila, i legnaiuoli e i fabbri, in numero di mille, tutta gente valorosa e atta alla guerra. Il re di Babilonia li menò in cattività a Babilonia.

Ricciotti:

2Re 24:16

tutti gli uomini validi in numero di settemila, gli artefici e i fabbri in numero di mille, e tutti gli uomini forti e atti alla guerra. Il re di Babilonia li condusse dunque prigionieri in Babilonia

Tintori:

2Re 24:16

Ne portò pure tutti gli uomini di valore, in numero di settemila; gli artigiani, i ferrai, in numero di mille, e tutti gli uomini forti e guerrieri. Il re di Babilonia li menò prigionieri in Babilonia,

Martini:

2Re 24:16

E tutti gli uomini robusti in numero di settemila, e gli artefici, e orefici in numero di mille, e tutti gli uomini di valore atti alla guerra li menò il re di Babilonia prigionieri a Babilonia,

Diodati:

2Re 24:16

insieme con tutti gli uomini di valore, ch'erano in numero di settemila; ed i legnaiuoli e ferraiuoli, ch'erano mille; tutti uomini valenti, e guerrieri; e il re di Babilonia li menò in cattività in Babilonia.

Commentario abbreviato:

2Re 24:16

8 Versetti 8-20

Ioiachin regnò solo tre mesi, ma abbastanza a lungo per dimostrare che era stato giustamente punito per i peccati dei suoi padri, poiché aveva calpestato i loro passi. Il governo fu affidato a suo zio. Questo Sedechia fu l'ultimo dei re di Giuda. Sebbene i giudizi di Dio sui tre re che lo avevano preceduto potessero metterlo in guardia, egli fece il male come loro. Quando coloro che sono incaricati dei consigli di una nazione agiscono in modo incauto e contro il loro vero interesse, dovremmo notare il dispiacere di Dio in questo. È per i peccati di un popolo che Dio gli nasconde le cose che appartengono alla pace pubblica. E nel compiere gli scopi segreti della sua giustizia, il Signore non deve far altro che lasciare gli uomini alla cecità della loro mente o alle concupiscenze del loro cuore. L'avvicinarsi graduale dei giudizi divini offre ai peccatori lo spazio per il pentimento e ai credenti il tempo per prepararsi ad affrontare la calamità, mentre mostra l'ostinazione di coloro che non vogliono abbandonare i loro peccati.

Riferimenti incrociati:

2Re 24:16

Ger 29:2; 52:28

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